domenica 9 maggio 2010

Colin Blunstone: The Ghost of You and Me (2009)

Pubblicato a marzo 2009
VOTO: 9/18

Colin Blunstone assurse alla fama negli anni '60 come cantante degli Zombies, poi registrò qualche disco solista e collaborò con Alan Parsons Project, restando ai margini della scena pop-rock con una carriera dignitosa. Il suo ultmo disco non è malvagio: comincia bene con la title-track, un brillante, dinamico pezzo di pensieroso AOR tinto di sonorità neo-prog e impreziosito da una convincente prova vocale. Subito dopo, purtroppo, tre pezzi alquanto trascurabili, per quanto non particolarmente offensivi. A questo punto, Blunstone si deve essere sentito insoddisfatto della sua band, ha cacciato tutti dallo studio e si è chiuso dentro con un quartetto d'archi per fare qualcosa che non c'entra niente coi pezzi precedenti. E il disco, stranamente, si riprende, con "Let's keep the curtains closed today", ma soprattutto con il successivo brano, il tango jazzistico di "Any other way", veramente un brano peculiare e intrigante; e "Now I know I'll never get over you" è a tratti commovente. Evidentemente soddisfatto, Blunstone tira dritto fino alla fine col quartetto d'archi, regalandoci altri tre brani senza infamia. Un disco di cui magari non avremo bisogno, ma che è un bel segnale di spirito e voglia di fare per un artista la cui fama è quasi del tutto sparita agli occhi del grande pubblico sin dal 1972.

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