giovedì 2 febbraio 2012

1967: the summer of love





Il 1967 fu un anno fondamentale per la storia del rock. Anno di preparazione del famoso '68, il '67 rimane noto come l'anno della "Estate dell'Amore", lanciata dagli hippie di San Francisco. Il 1967 fu l'anno in cui tutte le istanze culturali e politiche progressiste del periodo si saldarono fra di loro: le rivendicazioni politiche degli afroamericani e degli attivisti dei movimenti per i diritti civili; gli hippie pacifisti e portavoce della cultura della droga e del libero amore; la rabbia e la contestazione della guerra in Vietnam e della paciosa, ingessata e conformista vita borghese; il femminismo (rappresentato da figure femminili che incarnavano un ruolo di potere, indipendenza ed emancipazione sessuale, quali Grace Slick, cantante dei Jefferson Airplane, e Janis Joplin); le rivendicazioni studentesche in Europa; e il tutto mediato e trasmesso dalla musica rock che, anche a partire dalla lezione di Bob Dylan, dei Byrds, dei Fugs, aveva ottenuto una dignità intellettuale che la portava al di fuori del mondo delle canzonette. Il festival pop di Monterey, USA (16-18 giugno 1967) fu in un certo senso il battesimo del rock moderno, e la consacrazione dello stesso come principale mezzo di diffusione del messaggio dei giovani progressisti in tutto il mondo.

Fu proprio in occasione di questo festival che avvenne il lancio definitivo sulla scena mondiale di Jimi Hendrix e degli Who, protagonisti assoluti di Monterey, dove si esibivano star già affermate ma anche artisti che ancora non avevano pubblicato un disco, come i Big Brother & the Holding Company guidati dalla strepitosa Janis Joplin. Ella stessa ottenne qui la sua consacrazione a stella di prima grandezza della controcultura e della musica dell'epoca.

Le contraddizioni interne al movimento e alla musica rock non sono certo io che posso spiegarle - non sono né uno storico né ho vissuto quegli anni. Eppure è significativo che le grandi case discografiche cercarono di monetizzare il successo delle band e degli artisti dell'epoca, che di certo non si fecero pregare per firmare per le major. Qualcuno poi ebbe da pentirsene; altri, passato il periodo d'oro, fecero i soldi saltando sul successivo carro del vincitore; alcuni rimasero coerenti e pagarono in misura maggiore o minore la coerenza, o divennero artisti di culto e rispettati per essa.
Tutto ciò, comunque, nel 1967, era ancora di là da venire. E a noi interessa soprattutto concentrarci sulla musica.
Dal punto di vista musicale, il 1967 fu importante anche perché diversi dischi incisi nel 1966 furono pubblicati solo quest'anno: ne abbiamo parlato nel capitolo precedente, e ricordiamo l'importanza e l'influenza dei dischi d'esordio dei Doors (pubblicato a gennaio) e dei Velvet Underground (a marzo), del secondo disco di Frank Zappa con le Mothers, ovvero "Absolutely Free" (a marzo), del secondo disco dei Jefferson Airplane, "Surrealistic Pillow" (a febbraio), i cui singoli "Somebody to Love" e "White Rabbit" erano già usciti nel 1966 attirando l'attenzione degli Stati Uniti sulla nascente scena psichedelica. Non è nostra intenzione però seguire un 'ordine di pubblicazione', quanto seguire lo sviluppo cronologico degli artisti nel corso di quest'anno.

L'ordine con cui vengono presentati i brani nel filmato è quindi il seguente: per primo, il brano simbolo dell'estate dell'amore e di San Francisco come 'capitale degli hippie'. Scritto da John Phillips dei Mamas & Papas e interpretato da Scott McKenzie, "San Francisco" ebbe anche successo nella versione italiana di Bobby Solo (decisamente inferiore per svariati motivi).

In seguito, mostriamo tre canzoni tratte da esibizioni del festival di Monterey: Janis Joplin coi Big Brother; l'ultima canzone della performance degli Who, che chiudono distruggendo tutti gli strumenti; e poi Jimi Hendrix che dà fuoco alla sua chitarra dopo una pazzesca cover di "Wild Thing" dei Troggs.

A partire dalla canzone successiva, invece, tutti i brani saranno presentati in ordine cronologico di quando il disco a cui appartengono è stato pubblicato, mese per mese (laddove manchi la data di incisione, è stata usata la data di pubblicazione; le ultimissime canzoni della playlist rappresentano invece brani per i quali non è stato possibile stabilire una data di incisione o pubblicazione; fra esse compaiono anche due dei primissimi brani di rock psichedelico apparsi in Italia, a opera rispettivamente delle Stelle di Mario Schifano e dei New Trolls).

Un elenco completo dei brani, con una 'discografia' dell'anno 1967 e un breve commento, sarà disponibile al più presto. Per ora, lasciamo che a parlare sia la musica.




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