lunedì 30 agosto 2010

Chuck Berry: No money down (20.12.1955)

Il successo clamoroso di "Maybellene" convince la casa discografica Chess a convocare Chuck Berry per una nuova sessione di registrazione, da tenersi il 20 dicembre 1955. La sessione è intrigante perché mostra come Chuck Berry abbia nel suo repertorio una certa gamma espressiva: se "You can't catch me" ci mostra il solito rockabilly già sentito nei singoli della sessione precedente (e peraltro la strofa di "You can't catch me" ispirerà John Lennon per la strofa di "Come together"), i restanti brani ci mostrano ognuno un lato di Berry diverso.

"Roly Poly" è un brillante excursus di chitarra elettrica, con un creativo lavoro di batteria dietro che influenzerà più di una generazione di bluesman inglesi dei primi anni sessanta, da Eric Clapton a Peter Green a Mick Fleetwood, ai Ten Years After; mentre "Berry Pickin'" ci ricorda che la grandezza di un'artista spesso sta nel saper cucinare un piatto nuovo da ingredienti ben noti ma mai mescolati prima. Chuck Berry introduce un lungo tema di sapore latinoamericano su una base di batteria "tropicale", poi un breve solo al piano ci conduce a una sezione rock'n'roll con un rapido, interessante assolo di Berry. Infine il tema iniziale viene ripreso e portato a termine.

Il brano più riuscito è sicuramente "Down bound train", una infernale cavalcata demoniaca, con la sezione ritmica che imita lo sferragliare drammatico del treno diabolico che sta portando il protagonista della canzone all'Inferno. Il senso di angoscia che traspare da questo brano è genuino, e il testo davvero formidabile, con strofe come "The engine with blood was sweaty and damp, and brilliantly lit with a brimstone lamp, and imps for fuel were shovelling bones while the furnace rang with a thousand groans". Il tema dell'inferno era certo presente nel blues già dai tempi dei primi chitarristi acustici come Robert Johnson, ma questo brano entra sicuramente con un posto d'onore nell'elenco dei brani che conducono dritto all'heavy metal dei Black Sabbath, a "The Number of the Beast" degli Iron Maiden e al black metal norvegese.

Infine, "No money down" è una variazione di Chuck Berry su uno dei più famosi temi blues esistenti, quello di "Hoochie coochie man", scritta da Willie Dixon (che suona il basso per Berry in queste sessions) per Muddy Waters nel 1954 e resa immortale anche dallo stop-time del riff iniziale.


CHUCK BERRY
#7951 You Can't Catch Me Lato B del singolo Chess 1645, pubblicato nel novembre 1956
#7952 Roly Poly Traccia dell'LP Chess 1426
#7953 Berry Pickin' Traccia dell'LP Chess 1426
#7954 Down Bound Train Lato B del singolo Chess 1615, pubblicato nel 1956
#7955 No Money Down Lato A del singolo Chess 1615, pubblicato nel 1956

Chuck Berry, vocals and guitar
Otis Spann, piano
Wille Dixon, bass
Ebb Hardy, drums

Tutti i brani composti da Chuck Berry.
Registrato il 20 dicembre 1955.


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